Benessere intestinale: perché preoccuparsene? Perché il benessere dell’intestino influenza quello di tutto il corpo, aiutandolo a svolgere molte funzioni fondamentali. Ecco perché è importante sostenerlo. Come è possibile? Partendo dal microbiota.

 Il ruolo del microbiota nel benessere intestinale 

Il microbiota intestinale è un complesso di microrganismi, organizzati in comunità complesse, che colonizzano l’intestino.

Questi microorganismi sono capaci di comunicare, attraverso mediatori comuni, con gli altri componenti dell’ecosistema intestinale: cellule, sistema immunitario e rete nervosa dell’intestino.

Quando queste colonie sono in equilibrio contribuiscono allo stato di salute dell’organismo, aiutandolo in molte funzioni: dell’apparato digerente, di difesa e di produzione di sostanze vitali come le vitamine.

Eubiosi e disbiosi: cosa sono? 

Possiamo suddividere le specie che formano il microbiota in:
• Benefiche (come i lattobacilli e i bifidobatteri) che aiutano l’organismo;
• Indifferenti, che possono comportarsi sia come benefiche sia come pericolose a seconda delle condizioni dell’intestino;
• Potenzialmente patogene, in grado di infettare l’organismo.
L’eubiosi è la condizione in cui questa complessa organizzazione si trova in equilibrio, svolge le sue funzioni salutari e mantiene sotto controllo i potenziali patogeni.

La perdita di questo equilibrio, invece, si chiama disbiosi.
La disbiosi è collegata a diversi fastidi e problemi:
• Diarrea,
• Sindrome da colon irritabile,
• Digestione lenta e difficile,
• Meteorismo,
• Infezioni ricorrenti di vie urinarie, genitali e prime vie aeree…

 

La barriera difensiva del benessere intestinale 

Poiché la superficie dell’intestino umano è dotata di numerosissime piccole pieghe (villi intestinali), la sua estensione totale è di ben 350 metri quadrati circa.

Questa grande superficie di contatto richiede una vera e propria barriera che agisca in modo selettivo.

Ovvero che permetta il passaggio degli alimenti digeriti e impedisca a sostanze tossiche, allergeni e germi pericolosi di entrare nel sistema circolatorio diffondendosi in tutto l’organismo.

Quando si crea uno stato infiammatorio a livello intestinale, la barriera perde la sua selettività e non svolge più in modo corretto le sue funzioni.

Ritrovare il benessere intestinale 

Nel benessere intestinale una corretta alimentazione gioca un ruolo principe. L’abuso di alcuni cibi, per esempio, può danneggiare la barriera e il suo lavoro:
• Latte vaccino e derivati,
• Carne rossa soprattutto lavorata,
• Cereali ad alto contenuto di glutine,
• Cibi e bevande lievitate,
• Pomodori…
Allo stesso modo, alcuni alimenti contengono sostanze amiche della barriera intestinale:
• Aminoacidi come la glutammina,
• Piante come la Boswellia, la Curcuma, la Vite rossa, l’Aloe,
• Minerali come lo Zinco,
• Vitamine del gruppo B, in particolare la Vitamina B2
Anche l’integrazione alimentare gioca la sua parte nel riequilibrio del microbiota e, quindi, del benessere intestinale.
• Lattobacilli e bifidobatteri, ad esempio, sono utili per l’equilibrio della flora batterica intestinale.
• Le fibre prebiotiche (come galatto-oligosaccaridi, gluco-oligosaccaridi e xilo-oligosaccaridi) stimolano selettivamente i ceppi batterici intestinali “buoni”.
• Alcuni ceppi probiotici, inoltre, svolgono funzioni specifiche su digestione, attività intestinale e infezioni urinarie.